Novembre 21, 2024
Rave di Modena, quasi libero lo stabile. Lento deflusso degli occupanti. Più di 600 identificati

Rave di Modena, quasi libero lo stabile. Lento deflusso degli occupanti. Più di 600 identificati

Decisive le incessanti trattative delle forze dell’ordine con organizzatori e partecipanti, con l’imponente dispositivo di sicurezza schierato all’esterno dell’edificio

Due giorni di “passione” ma dello sgombero alla fine, non c’è stato bisogno. “Nessuna resistenza ne momenti di tensione”.
Decisive le incessanti trattative delle forze dell’ordine con organizzatori e partecipanti, con l’imponente dispositivo di sicurezza schierato all’esterno dell’edificio. Nel padiglione di via Marino è stata spenta la musica. Il lento deflusso dal mega rave a Modena, che aveva radunato fino a 3000 persone con molti arrivi anche dall’estero.
Lo stabile in periferia si sta svuotando lentamente, ed in maniera pacifica. Tutt’attorno, blindati, equipaggiamento antisommossa, circa 100 agenti schierati.

Verso le 10.30 di questa mattina, l’intervento delle forze dell’ordine, che avevano continuato a dialogare con i partecipanti, senza entrare nell’immobile definito “pericolante, insicuro e per questo sotto sequestro”.
Dall’inizio delle operazioni, complessivamente la polizia ha identificato 660 persone, più altri 310 “raver” in uscita e 35 veicoli.

A meno di 24 ore dall’annuncio del ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, di liberare l’area, si sta concludendo l’operazione per far terminare il mega raduno clandestino alle porte della città.
Ieri Piantedosi aveva dato mandato al prefetto di Modena e al capo della Polizia di “adottare, raccordandosi con l’autorità giudiziaria, ogni iniziativa per interrompere l’evento e liberare l’area al più presto”.

Questura: “Sequestro preventivo immobile”
Sono iniziati i servizi per la messa in sicurezza dell’area di Modena Nord interessata dal rave. Secondo la Questura di Modena le attività in corso daranno esecuzione al “sequestro preventivo dell’immobile adottato di iniziativa e in via di urgenza, per motivi di sicurezza strutturale legati allo stato dei luoghi, dichiarati dal proprietario della struttura e certificati in ultimo da sopralluogo tecnico”.

Alla festa di Halloween c’erano anche molti stranieri, l’evento – dal nome “Witchtek” (dall’inglese “strega”), era stato attentamente monitorato da carabinieri e polizia, che avevano disposto un anello di sicurezza all’esterno dell’area. Ieri mattina blocchi stradali, code e traffico in tilt nella zona a Nord della città, dove in concomitanza al rave, c’era anche il salone degli sport invernali ‘SkiPass’ in fiera.
Gli organizzatori ed i partecipanti, nel tam tam sui social, avevano detto che sarebbero “rimasti fino a martedì”, con musica e balli che sono andati avanti anche questa notte. Ma poi, tutto si è concluso grazie alla mediazione dei funzionari della questura.

Oggi in consiglio dei ministri il piano “anti-rave”

E c’è attesa per il provvedimento che dovrebbe essere votato proprio oggi, in Consiglio dei ministri: il ministro dell’interno porterà (per un primo esame), una serie di nuove misure normative, per dare “nuovi e più efficaci strumenti di prevenzione ed intervento”, rispetto a casi come quello del rave conclusosi nel Modenese.

Confische, ed intercettazioni dei social
Tra le misure – secondo quanto filtrato – confisca obbligatoria dei veicoli (camion e furgoni, strumentazione e apparecchiature musicali usate dagli organizzatori dei raduni. E per gli organizzatori dei rave l’obbligo del “ripristino dell’ordine nei luoghi dove si sono svolti i rave”.
Secondo diverse fonti il governo inoltre starebbe ragionando su utilizzare le “intercettazioni sulle chat ed i social network” – utilizzati da chi organizza gli eventi – configurando reati di particolare gravità con il fine di sapere in anticipo “quando e dove”, questo tipo di eventi stanno per svolgersi, consentendo così alle forze dell’ordine di presidiare gli accessi alle aree dove si svolgerebbero.